Dalla parte dell'aspartame

I benefici:


La popolarità dell’aspartame può essere ricollegata a molti benefici che vengono attribuiti a questo composto.
  


  • il gusto dell'aspartame è molto simile a quello dello zucchero e consente di dolcificare il prodotto utilizzandone una quantità economica;
  • intensifica ed estende i sapori di frutta;
  • Non contribuisce alla formazione di carie;
  • È utile per le persone con diabete poichè offre una maggiore flessibilità nell' assunzione complessiva di carboidrati e permette di soddisfare il loro gusto per i dolci senza incidere sulla quantità di zucchero nel sangue;
  • Poiché i prodotti con aspartame contengono meno calorie rispetto ai loro omologhi prodotti zuccherati, l'aspartame può essere parte di una dieta sana, utile nel controllo del peso, riducendo o sostituendo lo zucchero in alimenti e bevande, senza sminuirne il gusto.



Studi condotti sulla sicurezza dell'aspartame



  • Sin dalla sua istituzione, avvenuta nel 2002, l’EFSA (l'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) ha tenuto la questione dell'aspartame sotto costante osservazione e ha continuato a ribadire che si tratta di un prodotto innocuo che però deve essere consumato in piccolissime dosi (a livello internazionale, la dose giornaliera ammissibile è di massimo 40 mg/Kg peso corporeo al giorno).


 L'EFSA dichiara:
“aspartame is one of the most thoroughly tested food additives in history with a comprehensive body of studies done in humans and animals. All of these studies demonstrate that aspartame is safe for human consumption.” [....] “The Acceptable Daily Intake (ADI) of aspartame in the European Union is 40 milligrams per kilogram of body weight. The ADI refers to the amount of aspartame that can be consumed daily in the diet, over a lifetime, without any health problems. For an adult weighing 70 kilograms, the ADI for aspartame has the sweetness equivalent of over half a kilo of sugar.”

"l'aspartame è uno degli additivi alimentari più accuratamente testati nella storia, con un insieme di studi condotti sull'uomo e sugli animali. Tutti questi studi dimostrano che l'aspartame è sicuro per la consumazione umana. "[....]" La dose giornaliera accettabile (DGA) di aspartame nell'Unione europea è di 40 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo. La DGA si riferisce alla quantità di aspartame che può essere consumata quotidianamente nella dieta, nel corso della vita, senza problemi di salute. Per un adulto del peso di 70 kg, la dose giornaliera ammissibile di l'aspartame è l'equivalente di oltre mezzo chilo di zucchero".

  • Si sono susseguiti numerosi studi sulla possibilità che l'aspartame nuocia alla salute, come quello condotto nel 2007 dall'istituto Ramazzini (cooperativa sociale impegnata, da oltre vent'anni, a combattere il cancro) sulla cancerogenicità dell'aspartame. Dopo aver esaminato le affermazioni del'istituto, l'EFSA e la FDA non hanno trovato alcun motivo per rivedere le loro precedenti approvazioni riguardo alla dose giornaliera ammissibile anche perchè vi erano delle incongruenze sulle procedure utilizzate durante i test in laboratorio . Anche le valutazioni di questa ricerca da parte dell' Health Canada e dalla commissione del governo britannico per la cancerogenicità delle sostanze chimiche negli alimenti, hanno riscontrato problemi metodologici della ricerca, bocciando per l’ennesima volta gli studi che mettono in cattiva luce l’affidabilità e la sicurezza dell’aspartame.

FDA dichiara:

FDA has completed its review concerning the long-term carcinogenicity study of aspartame entitled, "Long-Term Carcinogenicity Bioassays to Evaluate the Potential Biological Effects, in Particular Carcinogenic, of Aspartame Administered in Feed to Sprague-Dawley Rats," conducted by the European Ramazzini Foundation (ERF), located in Bologna, Italy. FDA reviewed the study data made available to them by ERF and finds that it does not support ERF's conclusion that aspartame is a carcinogen. Additionally, these data do not provide evidence to alter FDA's conclusion that the use of aspartame is safe.”

“FDA ha completato la revisione riguardante lo studio a lungo termine sulla cancerogenicità dell'aspartame intitolato " Long-Term Carcinogenicity Bioassays to Evaluate the Potential Biological Effects, in Particular Carcinogenic, of Aspartame Administered in Feed to Sprague-Dawley Rats " diretta dalla Fondazione Europea Ramazzini (ERF), con sede a Bologna, Italia. FDA ha revisionato i dati dello studio messi a loro disposizione da ERF e scopre che non supporta la conclusione che l'aspartame è un agente cancerogeno. Inoltre, questi dati non forniscono elementi di prova a modificare la conclusione della FDA che l'uso di aspartame è sicuro”.

Questo materiale è stato inoltre esaminato dall'EFSA, che ancora una volta ha concluso che non vi era alcun motivo di cambiare il proprio parere.

  • Un altro studio sulla cancerogenicità dell'aspartame pubblicato sempre dalla Fondazione Ramazzini nel 2010, è stato valutato dall'EFSA e successivamente respinto, in quanto risentiva di difetti rilevanti nella progettazione dei test. Nel febbraio 2011, l'EFSA ha annunciato infatti che questo studio non ha fornito prove sufficienti per riconsiderare la precedente valutazione della sicurezza dell'aspartame, concludendo così che il consumo di saccarina, aspartame e altri dolcificanti non sembra aumentare il rischio di cancro. Anche Federchimica (Federazione nazionale dell’industria chimica) conferma la sicurezza di questo diffusissimo dolcificante. Secondo la Federazione, l’Istituto Ramazzini non ha fornito conclusioni credibili, in quanto le dosi somministrate ai topi erano estremamente elevate rispetto al livello che poteva essere assunto da un essere umano.
  • La sicurezza dell'aspartame è stata confermata anche dal National Cancer Institute (Stati Uniti) a seguito di un'indagine durata cinque anni su mezzo milione di persone, effettuato sulla base di questionari inviati fra il 1995 e il 1996 a persone di età compresa fra 50 e 70 anni. Da questo studio non è emerso nessun effetto collaterale come aumenti dell'incidenza di linfomi, leucemie e tumori del cervello. 

Nessun commento:

Posta un commento